Intervista a Luisa Terminiello
øTheP: Dove sei nata? Dove sei cresciuta?
LT: Sarebbe più semplice scrivere le coordinate in realtà. Sono cresciuta in un luogo a 400 mt. sul mare, una casa immersa nella terra aperta e il mare aperto , distante da tutto, dopo le scuole e un anno sabbatico, a 20 anni mi sono trasferita a napoli dove ho vissuto per quattro anni. in pratica ho vissuto prima nel silenzio, poi nel caos. così ho capito qual era il mio ordine.
øTheP: Chi (o cosa ) ami?
LT: Non credo di aver mai smesso di provare un certo amore per questa vita, ma non significa che io sia un ‘’buon amante’’.
øTheP: Quando hai percepito per la prima volta il tuo talento creativo?
LT: Tutto ciò che ho cominciato, o finito, è stato per istinto naturale, delle ossessioni fertili che mi portano ad un metodo per realizzare il pensiero. Non mi sono mai interessata a capire se fosse talento o meno, ho bisogno di praticare la mia immaginazione, non altro. È un gioco serio.
øTheP: Chi e/o cosa ti è stato di ispirazione e riferimento?
LT: La natura in cui vivo, l’assenza di misura del paesaggio, qui si è formata la libertà che metto nei miei gesti. Un caro amico dice spesso che sono una selvaggia con il guardaroba per il mondo moderno. Forse è vero.
øTheP: Come descriveresti la tua arte a qualcuno che non ha mai avuto occasione di vedere/leggere i tuoi lavori?
LT: Non saprei farlo, quindi lo farei entrare in una fotografia.
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øTheP: Come ti prepari ad una giornata di lavoro o ad un progetto? Hai un tuo rituale?
LT: Ho bisogno di dormire, penso poco e sto in mutande.
øTheP: Qual è il tuo lavoro preferito tra quelli realizzati? Perché?
LT: È una buona domanda per questo mio periodo, ad oggi tutto ciò che ho fatto, anche ieri, mi sembra più lontano e indipendente da me di sempre, quindi preferisco quello che ancora non ho fatto.
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øTheP: Se dovessi passare una giornata con qualcuno – vivo o o meno che sia, chi vorresti con te e cosa speri di ricevere da una simile esperienza?
LT: Nessuno, però andrei ad un concerto di Lucio Dalla.
øTheP: Qual’è, se l’hai, la tua ambizione segreta?
LT: Se lo dico non è più un segreto però: siamo a settembre, voglio imparare a fare il vino.
øTheP: Qual è la tua parola preferita?
LT: Quelle che si dicono in silenzio.
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