Music & Visions project * The Saints / Joseph Szabo

Music & Visions

a cura di clanMC: selezione musicale – Alessandro Cardinale,
selezione progetto visuale – Nicoletta Lolli

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The Saints – (I’m) Stranded

Primo brano pubblicato dal pionieristico gruppo punk rock australiano The Saints, (i’m) stranded vide la luce nel settembre 1976, precedendo i singoli di debutto di band punk più note quali Sex Pistols, Damned e Clash.

The Saints erano di Brisbane, la capitale del Queensland. Questa canzone, adolescenziale “ululato” di rabbia contro l’oppressione e la noia, è nata in un momento in cui il Queensland era gestito da un governo corrotto, che si serviva di forze di polizia particolarmente rigide e violente. Il front man dei Saints, Chris Bailey, ha detto:
“Quando hai 16 o 17 anni ci sono un mucchio di cose che ti creano rabbia: i tuoi genitori, la scuola, il lavoro se lo hai, la polizia… sei nell’età in cui vuoi essere te stesso senza limiti e fare tutta una serie di cose che però ti sono impedite a causa della tua età e delle tue idee, in particolare a Brisbane, dove in quel momento le forze di polizia reprimevano chiunque fosse  minimamente inclinato a sinistra e The Saints lo erano piuttosto sfacciatamente.”
“Like a snake calling on the phone
I’ve got no time to be alone
There is someone coming at me all the time
Yeah babe I think I’ll lose my mind”

Joseph Szabo – Almost Grown

Joe Szabo, insegnante, fotografo e autore,  ha conseguito nel 1968 il diploma MFA  all’istituto Pratt, ed ha insegnato fotografia alla Malverne High School di Long Island dal 1972-1999 e al Centro Internazionale di Fotografia in New York dal 1978.
Durante la sua lunga carriera di insegnante, ha documentato il mondo dell’adolescenza catturandone gli aspetti più controversi e profondi, cogliendone il dramma trasgressivo in tutta la sua sensualità, pur esaltando la purezza di sentimenti, il desiderio, la sfrontata voglia di vivere oltre qualsiasi imposizione e limite.  Il libro è composto da 90 fotografie e 25 poesie scritte dagli adolescenti nei laboratori di scrittura di Alan Ziegler.

 “La macchina da presa di Szabo è nitida, incisiva e giovane, in armonia con i suoi soggetti: uno può usare molti aggettivi: rivelatore, tenero, rauco, sexy, appariscente … nelle mani di Szabo, la fotocamera è magicamente lì , la luce è sempre disponibile, il momento è percepito, visto e catturato. ”  ( Cornell Capa )

Nel 1978 pubblica il libro sull’adolescenza Almost Grown, il volume è stato inserito nella lista “Best Books of the Year”.  Il libro è ormai un oggetto da collezione introvabile, così lo descrive Joe Szabo stesso: 

Almost Grown è una celebrazione dell’esperienza adolescenziale: gli anni del desiderio inquieto e della sessualità in fiore; il mondo del liceo, dei parcheggi e degli angoli delle strade; e l’unica cultura americana in cui tutti noi siamo cresciuti. È un album di fotografie e poesie che unisce i talenti di un fotografo adulto e un gruppo di poeti quasi adulti a cui è stato chiesto di raccontare la storia di una loro foto. Il risultato è un’insolita collaborazione tra insegnante e adolescente, uno sguardo divertente e romantico sugli adolescenti che si guardano.

Le sue fotografie sono state esposte alla Biennale di Venezia, al Centro Internazionale di Fotografia, al Museo di Arte Moderna di New York e al Museo di Brooklyn.  Il suo lavoro è stato documentato dalla Bibliotheque National di Parigi, dalla George Eastman House Museum a Rochester, New York e dal Metropolitan Museum of Art di New York.

(Nicoletta Lolli)

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