“Callistenico” – Intervista a Danilo Capolei – illustration, digital art / illustrazione, arte digitale

Intervista ad Danilo Capolei
a cura di Nicoletta Lolli

translator on the right side
traductor en el lado derecho
traducteur à droite

L’arte digitale ha radici profonde nell’arte tradizionale, l’avvento della tecnologia ha semplicemente messo a disposizione degli artisti nuovi mezzi e nuove tecniche, che permettono la realizzazione di opere complesse dal forte contenuto emozionale .  I lavori di Danilo Capolei , sono espressione di una immaginazione volitiva, fortemente radicata nelle tradizioni culturali, ma capace di librarsi in volo e attraversare i sogni, le utopie e le visioni dell’artista.  

Danilo Capolei on The Passenger Times 02 firma

øTheP: Dove sei nato? Dove sei cresciuto?

DC:  Nella “ridente” periferia est di Roma.

øTheP: Chi (o cosa) ami?

DC:  In particolare amo i miei interessi e ne ho molti, quindi si potrebbe dire che amo
parecchie cose ma non proprio tutto.

øTheP: Quando hai percepito per la prima volta il tuo talento creativo?

DC:  Quando hai percepito per la prima volta il tuo talento creativo?
Fin da bambino adoravo i giochi manuali quali le costruzioni e lavorare il pongo.
Evidentemente ho sempre avuto dentro di me il germe dell’uomo madre; la creatività mi ha sempre accompagnato.

cliccare per ingrandire

Danilo Capolei on The Passenger Times 14
Modern ukiyoe “Hot red under bridge” print

øTheP: Chi e/o cosa ti è stato di ispirazione e riferimento?

DC:  Sembrerà banale ma sono letteralmente cresciuto a pane Nutella, cartoni giapponesi e fumetti americani, questi sono stati gli elementi fondamentali da cui ho tratto ispirazione.

cliccare per ingrandire

 

øTheP: Come descriveresti la tua arte a qualcuno che non ha mai avuto occasione di vedere i tuoi lavori?

DC:  Non saprei come descrivere i miei lavori, di solito li definisco swmplicemente “i miei disegnini”,  piuttosto preferisco mostrarli, per questo ho sempre con me un cellulare, o un tablet.

cliccare per ingrandire

øTheP: Come ti prepari ad una giornata di lavoro o ad un progetto?  Hai un tuo rituale?

DC:  ho una routine fatta di gesti ripetitivi, sane e cattive abitudini, tanta musica e
dell’ottimo tè.

øTheP: Qual è il tuo lavoro preferito tra quelli realizzati? Perché? 

DC:  Nessuno in particolare, essendo un superficiale mi invaghisco sempre del mio
ultimo lavoro, in quanto credo che sia sempre il migliore anche quando non lo è,
quello che mi diverte di più  è il mio autoritratto versione samurai.

cliccare per ingrandire

øTheP: Se dovessi passare una giornata con qualcuno – vivo o meno che sia, chi vorresti con  tee cosa speri di ricevere da una simile esperienza?

DC:  Mi piacerebbe passare un ultima giornata con il mio maestro, che è venuto a mancare nel 2010, per farlo conoscere ai miei allievi e magari fare lezione tutti insieme nel vecchio dojo.

Danilo Capolei on The Passenger Times 10
Modern ukiyoe “Sunny side of the floor” print

øTheP: Qual è, se l’hai, la tua ambizione segreta?

DC:  Vorrei diventare un pilota di Mobile Suite.  (per chi vuole sapere cos’è un Mobile Suite, cliccare qui)

Danilo Capolei on The Passenger Times 08
Modern ukiyoe “The strange side of the story”

øTheP: Qual è la tua parola preferita?
DC:  Ce ne sono molte ad esempio “bascula”, “palindromo”, “sinossi”,
“coacervo”, “ermeneutico”, “callistenico” e molte altre.

Approfondimenti su Danilo Capolei: wikipedia  ∞  instagram ∞  facebook

Segui The PasseNger Times su facebook ∞ instagram ∞ twitter

 

 

leave a comment / lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.