Music & Visions project * David Eugene Edwards & Alexander Hacke / Hengki Koentjoro

Music & Visions

selezione musicale a cura di  Massimo Di Roma,
selezione progetto visuale a cura di  Nicoletta Lolli

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David Eugene Edwards & Alexander Hacke

Risha in arabo vuol dire piuma. E la piuma che David Eugene Edwards (Wovenhand) e Alexander Hacke (Einstuerzende Neubauten, Crime & the City Solution), qui in piena comunione dei beni, lasciano cadere.  A volte fluttua come schiava di un vento improvviso, altre cade veloce come fosse armata dal cemento, altre ancora sfreccia impetuosa come un aereoplano di carta ben costruito. Le loro storie, le loro spigolature, le loro anarchie si fondono in un disco che non offre punti di riferimento, ma tante, tantissime reminiscenze industrial, etno, kraut…  Intenso. Sì un disco infinito ed immenso, nel quale ritrovare i milioni di storie sonore che possono aver attraversato la nostra e la loro storia. Risha significa piuma. Risha è solo amore.(Massimo Di Roma)

Hengki Koentjoro – Altitude

Hengki Koentjoro  è nato nel 1963 a Semarang in Indonesia, ha compiuto i suoi  studi presso il  Brooks Institute of Photography di Santa Barbara, in California.  Finiti gli studi tornò in Indonesia e si stabilì a Giacarta.  Il giorno del suo undicesimo compleanno ricevette in regalo una macchina fotografica, fu così che si rivelò la sua vocazione ed iniziò la sua carriera artistica.
L’immagine della piuma che volteggia libera e leggera, cade pesante ed oppressa,  ha evocato in me il movimento interiore dello yin e yang che cerca il proprio equilibrio tra gli opposti, ovvero la storia artistica  di Hengkj Koentijoro e delle sue fotografie.   L’equilibrio perfetto del bianco e nero ha una consistenza impalpabile, ma le linee e le forme sono concrete, rocce, alberi, nubi.   Abbandoniamoci all’amorevole abbraccio di luci e ombre, che si susseguono con un ritmo calmo e feroce, senza tregua per lo sguardo, rifugio sicuro dell’emozione.

“Photography can never be separated from the aspects of making the common things unusual, welcoming the unexpected, indulging and embracing ourselves with the joy of photography”—Hengki Koentjoro, 2013

Altitude

It’s one of the utmost forms of joy in life: the delight of waking up in the youngest hour of the morning, racing with the break of dawn to ascend the height of the earth. And there they will be in all their majesty: blanketed by the mist enfolding the birth of day, slumberous peaks awaking to the first peek of sunrise.

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