Masters – Robert Mapplethorpe

a cura di Nicoletta Lolliadvisory__explicit_gallery_by_ruthlessdreams-d45xznp

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Robert Mapplethorpe è nato il 4 novembre 1946 nel Queens, terzo dei sei figli di una famiglia medio borghese, di cattolici osservante di origine irlandese.  Della sua infanzia, trascorsa a Floral Park, Long Island, disse: “I come from suburban America. It was a very safe environment and it was a good place to come from in that it was a good place to leave.”
Si iscrive al Pratt Institute di Brooklyn  e studia pittura e scultura.  I suoi primi lavori sono collage di immagini di repertorio, o ricavate da riviste e libri.
Dall’amicizia con John McEndry, curatore del dipartimento di grafica di stampa e fotografia del Metropolitan Museum of Art di New York, Mapplethorpe inizia a collezionare immagini d’epoca.   Scatta le prime fotografie con una Polaroid, risentendo dell’influenza di Andy Warhol, crea un rapporto quasi intimo con i soggetti che riprende.   Sono ritratti “vivi”, naturali e liberi nel movimento davanti all’obiettivo.
Vive nel leggendario Chelsea Hotel con Patti Smith, sono di questo periodo numerose foto di e con lei, e la celebre serie di autoritratti.  
Ritrae anche amici, artisti, compositori, attori pornografici ed omosessuali, suscitando scandalo e polemiche per l’estrema libertà e l’alto contenuto erotico dei suoi scatti.

Robert Mapplethorpe Masters of The Passenger Times 04

Negli anni Ottanta  Mapplethorpe assume una impostazione creativa più classica,  unita alla sperimentazione di nuove tecniche e formati fotografici e  di stampa.  Le sue immagini si arricchiscono di nudi statuari e fiori,  ritratti con precisione geometrica. E’ alla continua ricerca della bellezza pura, le sue figure sono parte integrante dello spazio che li circonda, l’uso del bianco e nero crea contrasti necessari ad esaltare le forme perfette, avvolte dallo spazio che le circonda, respirando insieme all’obiettivo che li ritrae.  Sono fotografie che risvegliano i sensi, di una profondità eccezionale, ci invitano a sfiorare le forme dei corpi nudi, la curva dell’occhio segue in modo naturale ogni dettaglio, appagata dalla perfezione assoluta delle immagini di Mapplethorpe.
Nel 1986 gli fu diagnosticato l’AIDS, nonostante la malattia, il suo lavoro artistico non subisce rallentamenti.  Il Whitney Museum of American Art ha montato la sua prima grande retrospettiva sul museo americano l’anno precedente alla sua morte, avvenuta nel 1989.
(Nicoletta Lolli)

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& Patti Smith

 

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The Robert Mapplethorpe Foundation

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